Alternanza e sensibilizzazione

Alternanza e sensibilizzazione

MPDfonlus insieme al Sarrocchi di Siena per promuovere la Lis e la cultura sorda

Da sempre l'obiettivo primario della nostra onlus è promuovere la Lis e la cultura sorda. Lo facciamo con eventi culturali e formativi, con la produzione di materiale didattico e tante, tantissime attività.

Fra queste ci sono anche gli incontri di sensibilizzazione e di informazione nelle scuole e i percorsi di alternanza scuola-lavoro, durante i quali i ragazzi sono coinvolti nelle attività della onlus.

Quest'anno la scuola coinvolta è stata il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Tito Sarrocchi di Siena.

Ecco il racconto dell'esperienza redatto dal gruppo di ragazzi che nelle ultime settimane ha lavorato con noi in un percorso di alternanza.

Buona lettura!

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Cosa conosciamo della Lingua dei Segni e della cultura sorda? Chi fra noi ha avuto occasione di confrontarsi con questa realtà?


Anche noi, come tanti, non sapevamo granchè.

A Marzo di quest'anno all'interno della nostra scuola, il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Tito Sarrocchi, e in collaborazione con MPDFonlus, la docente Maria Grazia Bibbò ha organizzato una serie di incontri per sensibilizzare sui temi dell'inclusione e farci conoscere di più la comunità sorda.

Durante il corso LIS eravamo circa 50 partecipanti tra cui le terze, quarte, quinte, docenti, alcuni parenti e collaboratori scolastici.

Non tutti i partecipanti conoscevano questa cultura, perciò abbiamo proceduto a piccoli passi interagendo con varie persone specializzate in questo ambito tra cui Barbara Dos Santos, docente Lingua dei Segni italiana, Mariapia Rizzi, interprete di Lingua dei Segni italiana e Valentina Foa, psicologa.

IL NOSTRO INCONTRO CON LA PSICOLOGA VALENTINA FOA PER ABBATTERE LE BARRIERE

Durante il nostro incontro con la psicologa abbiamo svolto due attività diverse: inizialmente Valentina ci ha parlato delle diverse tipologie di sordità e ci ha spiegato la sua particolare situazione, infatti lei da quando è nata è completamente sorda; inoltre ci ha raccontato come vive la sua quotidianità parlandoci dei numerosi progressi tecnologici che sono stati fatti per facilitare la vita e i rapporti nella comunità sorda.


Poi ci ha fatto provare a leggere il labiale facendoci giocare al “telefono senza fili muto”: dividisi in due file, il capofila doveva comunicare la parola senza emettere nessun suono. Vinceva la fila che riusciva a far arrivare la parola esatta all'ultima persona del gruppo.

Questo tipo di esperienza ci ha fatto rendere conto la difficoltà di comunicare senza la voce, ma allo stesso tempo è stato divertente perchè ci ha permesso di sperimentare un nuovo modo di comunicare.


IL NOSTRO INCONTRO CON BARBARA DOS SANTOS PER IMPARARE LA LIS

Dopo la riflessione avuta con Valentina, abbiamo iniziato il corso LIS, Lingua dei Segni italiana, con la docente Barbara Dos Santos.

Con questa abbiamo suddiviso il lavoro in fasi, partendo dallo studio di argomenti base, come l'alfabeto, fino a concludere il nostro percorso con una breve presentazione di noi stessi in cui abbiamo esposto le conoscenze da noi acquisite.

Inoltre, abbiamo deciso con il suo aiuto il nostro nome segno, ovvero un segno che identifica una persona all’interno della comunità sorda.

LE NOSTRE RIFLESSIONI

Alla fine del percorso da noi intrapreso possiamo dire che la prima difficoltà che abbiamo riscontrato è stata quella di comprendere le parole attraverso la vista e non più mediante l'udito.

Inoltre, come per tutte le lingue, ci è risultato difficile la memorizzazione dei segni e la comprensione di essi.

Questa nostra esperienza ci ha avvicinato a questa realtà, permettendoci di ampliare la nostra conoscenza ma anche la nostra mentalità.

di Giuseppe Paolo Sireus, Margherita Tanzini, Lucrezia Bellaccini

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