La giovane arte cinese a Firenze

La giovane arte cinese a Firenze

Un seminario arricchito da due performance in un pomeriggio all'insegna dello scambio culturale

Il 12 maggio TIAC Studio ha ospitato un evento organizzato da MPDFonlus, inserito in 8 Segni di Culture, cartellone dedicato all’incontro fra popoli e culture.

L'incontro ha ruotato intorno al percorso di formazione e di ricerca artistica che ha condotto un artista cinese in Italia. L'artista protagonista è Zhang Meng, nostro collega e Direttore Generale delle Operazioni, che ha raccontato dei suoi primi studi tra Pechino e Hong Kong e dei motivi che lo hanno spinto a proseguire il proprio percorso artistico nella culla del Rinascimento italiano e dell'arte internazionale.

La vita del nostro collega e artista ha suscitato molto interesse presso il pubblico che ha rivolto a Meng un numero, inaspettatamente alto di domande che ha permesso di creare un clima caldo e familiare.

Quello che ha destato maggiore interesse tra i presenti sono stati i motivi che hanno spinto Meng a scegliere l'Italia e la situazione attuale in cui si trova la Cina, chiusa tra un forte sviluppo economico da un lato, e un forte controllo dei social media e dell'accesso alle informazioni da parte del governo, dall'altro.

Il momento più bello e intenso ha sicuramente coinciso con la performance di calligrafia cinese, da parte di Li Deyang, un bravissimo artista cinese che si è esibito nella scrittura di una poesia antica. Anche questa parte dell'evento ha riscosso un grande successo e le persone hanno mostrato molta curiosità sulle origini della calligrafia cinese e sul significato degli ideogrammi, mostrandosi entusiaste di conoscere meglio questa vera e propria forma di arte letteraria.

L'evento si è concluso con Liu Ziyuan, giovanissima artista cinese, che è venuta per l'occasione da Siena per intrattenere i nostri ospiti con una performance molto simpatica: i partecipanti dovevano intingere delle spugne in alcuni piatti con dei colori, così da creare delle trame che seccando avrebbero dato vita a delle piccole opere astratte.

L'entusiasmo anche in questo caso è stato alto, sia da parte degli adulti sia soprattutto da parte del figlio di uno dei fondatori di TIAC, Shi Yu che ha animato e chiuso in modo colorato un pomeriggio già molto intenso e culturalmente vivo.

Testo a
cura di TIAC


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